Medica e bietola da seme penalizzate dalle piogge

Emer Sani

Le piogge della primavera e dell’estate inoltrata non hanno fatto bene alla bietola da zucchero e all’erba medica. Ma per il foraggio l’annata è stata rigogliosa.

RAVENNA – “Siamo alle prime battute ma a livello di produzione posso dire che è molto più scarsa degli altri anni per quanto riguarda la medica – spiega Italino Babini, presidente Apros -, l’andamento è altalenante un po’ in tutta la Romagna, ma in generale si parla di un 2018 che ha una media inferiore al 2017, che fu comunque un anno record, e comunque anche meno di un’annata normale”. Le ragioni sono legate all’andamento climatico. “La primavera è stata molto piovosa, e questo ha fatto si che la medica continuasse a rivegetare, producendo meno seme. Una perdita che si aggira attorno al 30 per cento con punte del 50 per cento, in particolare nella zona di Forlì”. Di contro si produce più foraggio. “Va molto bene, il foraggio è di buona qualità e il prezzo è soddisfacente. La foglia per la crescita ha bisogno di umido, dopo un giugno e un luglio con pioggia tutte le settimane la produzione è stata importante. Anche se la stagione è finita, attualmente siamo al quinto taglio, con la differenza che invece di esiccarlo in campo dovremmo ricorrere ai disidratatori”.

Anche per la bietola non è un’annata da ricordare. “Per le produzioni, parlando di peso, siamo nella norma, con circa 600 quintali per ettaro – prosegue Babini – ma con un indice zuccherino basso, sempre legato al fatto che piove molto. Questo significa che è poco redditizia: la polarizzazione non arriva a 14%, i contratti sono a base 16%, quindi siamo 2 punti sotto la resa convenzionale”. Si ha quindi un abbassamento del prezzo di riferimento di 39 euro a tonnellata. “Per quanto riguarda la bietola – dice Claudio Pastocchi, vice presidente Cac – chi è riuscito a piantare prima delle piogge di febbraio-marzo ha ottenuto una produzione migliore, rispetto a chi ha tardato un po’. Per loro l’annata è stata più scarsa”.

Per quanto riguarda le altre produzioni, “cavoli e brassiche ibride non hanno ottenuto i risalti eccezionali del 2017, ma comunque al di sopra della media, la cipolla ha un’annata molto buona, anche la bunching è più alta della media, la cicoria è andata bene. I cetrioli nel 2017 non hanno avuto un’annata favorevole, quest’anno invece il prodotto c’è, il 2018 è positivo anche per la rucola, i piselli, le carote e le lattughe, mentre i ravanelli ibridi sono al di sotto delle aspettative. In questo periodo c’è la raccolta del girasole, la fase è sempre legata all’incognita del tempo”.

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