PONTE SAMOGGIA (Crespellano) – L’assemblea elettiva regionale dell’associazione Turismo Verde, è stata l’occasione per Mirco Conti, responsabile fiscale di Cia Emilia Romagna, per parlare di Enoturismo, Street food agricolo e Tax credit per agriturismi
Alessandra Giovannini
Come abbiamo anticipato nel numero di maggio di Agrimpresa, con la legge di bilancio 2018 è arrivato il via libera alla disciplina dell’enoturismo e quindi a tutte quelle attività di conoscenza e di promozione del vino da realizzare direttamente nei luoghi di produzione.
“Gradite, allora, – come ha spiegato all’assemblea Mirco Conti – visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, degustazione e commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, e iniziative a carattere didattico ricreativo nell’ambito delle cantine”.
Una bella opportunità per il consumatore che, oltre ad apprezzare sempre di più questa bevanda, vuole conoscere la storia del prodotto e del territorio che caratterizza quel tipo di vino. Ritorniamo all’assemblea di Turismo Verde che ha ricordato anche l’altra novità interessante che riguarda lo “street food” agricolo.
“Per la prima volta – ha detto ancora Conti – gli agricoltori potranno vendere prodotti agricoli, anche manipolati, già pronti per il consumo, mediante l’utilizzo di strutture mobili nella disponibilità dell’azienda agricola, anche in modalità itinerante su aree pubbliche o private. Lo “street food” potrà essere svolto in tutto il territorio nazionale e durante tutto l’anno, con l’impiego di qualsivoglia bene mobile, purché idoneo dal versante igienico-sanitario alla vendita e alla somministrazione non assistita di prodotti agricoli ed agroalimentari, utilizzato sulla base di un titolo giuridicamente valido ed efficace, ad esempio in comodato.
Per “prodotti già pronti per il consumo”, poi, si intendono quelli che non necessitano di cottura sul posto per essere commestibili ma che, al limite, possono essere riscaldati, anche su richiesta del consumatore, non essendo, invece, possibile un’attività di manipolazione nel luogo di vendita”.
Infine, si è parlato del credito d’imposta per la riqualificazione degli agriturismi. “Un’agevolazione fiscale – ha ribadito Conti – riservata anche alle imprese agrituristiche che effettuano interventi edilizi finalizzati alla riqualificazione antisismica o energetica, oltre all’acquisto di mobili e componenti d’arredo”.