Angela Garofalo, ufficio Politiche zootecniche Cia nazionale
Un settore per certi aspetti sottovalutato ma nei numeri estremamente forte: il settore avicolo incide notevolmente nell’agroalimentare italiano, sul fatturato agricolo il 4.9% per il pollame e 2.3% per il comparto uova (dati istat 2017) generando un valore complessivo di 4.189 mln di euro.
DALLA REDAZIONE – Lo si comprava dal mercatino di passaggio e mangiando di tutto ingrassava fino a Natale, tanto che la sua grassezza testimoniava implicitamente il benessere della famiglia che lo aveva nutrito, poi lo si uccideva e si dava inizio a quella che era una delle feste più importanti dell’anno.
Una coltura che fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era coltivata intensamente in molte parti del mondo, compresa l’Italia, con regioni che, come l’Emilia Romagna, più di altre producevano tonnellate di fibra per l’industria tessile.
A quei tempi non si parlava di contenuto in Thc (Tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis), ma di rese per unità di superfice.
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Clicca ok per proseguire la navigazione e acconsentire all’uso dei cookie.OkLeggi di più